DS Virgin Racing scende in pista a Marrakech con grande determinazione, concentrata sul debutto della Formula E in Africa. Alcuni componenti della squadra conoscono già il circuito marocchino. «Ho gareggiato e ho vinto tre volte nel WTCC» ricorda il pilota argentino María López. «È un po’ stretto, ma una monoposto di Formula E è meno ingombrante di un’auto del WTCC. Sarà una bella battaglia». Anche alcuni ingegneri del team hanno già esperienza del circuito di Marrakech.
I test con il simulatore hanno rivelato che le Formula E dovrebbero raggiungere la velocità massima di 210 km/h, 5 in più rispetto alle vetture del WTCC. Il percorso è completamente diverso da quello di Hong Kong: ci sono 12 curve contro le 9 ed è più lungo di 500 metri. E poiché si tratta del circuito più lungo della stagione bisogna adottare la migliore strategia per gestire la batteria. A Hong Kong, Sam Bird si era distinto per la sua padronanza del consumo dell’energia, mantenendo la testa della gara per diversi giri prima di cambiare auto.
Ma la strategia non sarà fondamentale solo in pista. Il Marrakech ePrix è organizzato in coincidenza con il COP22, il summit che riunisce i “leader” mondiali per la lotta contro il riscaldamento globale. Parallelamente, il 10 Novembre, DS Virgin Racing terrà un summit dedicato all’innovazione, davanti al proprio stand, in presenza di esperti di veicoli elettrici e di tecnologie sostenibili. «Siamo andati nello spazio, abbiamo volato con il biocarburante e siamo stati i primi a fare il giro del mondo in solitario senza sosta. Virgin è un’azienda che accelera lo sviluppo sostenibile» ricorda il team principal Alex Tai.
A livello sportivo, “Pechito” e Sam Bird arrivano a Marrakech con l’intenzione di far dimenticare la gara di Hong Kong: «Per me il nostro campionato inizia ora. Bisogna fare punti» dice Bird. Il team non aspetta altro che questa occasione per portarsi ai primi posti.
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